È domenica 28 gennaio 2024, e mentre Jannik Sinner vince il suo primo SLAM in Australia, io prendo un aereo per andare alla Mouratoglu Academy…
È domenica 28 gennaio 2024. Non è una domenica come le altre. È la domenica in cui Jannik Sinner gioca la sua prima finale Slam agli Australian Open, contro il russo Daniil Medvedev. La finale inizia alle 9.30 orario italiano, le 14 in Australia. Ho il volo per Nizza alle 17.10, ho tempo. Il match inizia male per il nostro connazionale, che si ritrova subito sotto di 2 set (doppio 6-3). Il caldo è asfissiante e Jannik sembra essere molto provato fisicamente. Ma in qualche modo Sinner porta a casa il 3 set, e poi il quarto (doppio 6-4). Si va al quinto. Ormai la storia sta per cambiare per sempre: serve Jannik Sinner, un nome che sentiremo ancora per molti anni e, come fanno i veri campioni, al primo match point non trema e chiude, dopo 3 ore e 44 minuti, la partita. Game, set, match.
Una domenica speciale
Non è quindi una domenica di gennaio come le altre, quella in cui stavo per salire su un volo per Nizza per andare alla Mouratoglu Academy. È la domenica che incorona Jannik Sinner come top player assoluto, la domenica in cui Jannik Sinner vince il suo primo titolo SLAM.
Atterro a Nizza nel tardo pomeriggio, con una sensazione di gioia e leggerezza che soltanto la vittoria del primo slam da parte del più talentuoso giocatore italiano di sempre può dare.
Sono – evidentemente – fuori stagione e infatti l’aeroporto è piuttosto vuoto. Ho affittato una macchina, e in pochi minuti sbrigo le pratiche amministrative, salgo sulla mia Peugeot (ovviamente!) e mi dirigo verso l’albergo che si trova a Biot, a 20 minuti circa dall’aeroporto di Nizza. L’albergo si trova in una zona isolata, ma è moderno ed estremamente confortevole; dispone di diverse sale, spazi di coworking, una palestra di dimensioni accettabili, fornita di acqua e asciugamani, una piscina, un ampio parcheggio. Le stanze sono grandi e silenziose. La colazione è varia e di buona qualità e, soprattutto, viene servita dalle 6. Non soggiorno all’Academy perché nei mesi invernali l’albergo è chiuso. Ad ogni modo il mio albergo si trova letteralmente a 3 minuti di macchina dalla Mouratoglu Academy (“M Academy”), quindi poco male.
[Moxy Sophia Antipolis, il mio albergo a Biot]
Mi sistemo, preparo la mia borsa di tennis. Ho scaricato l’app della M Academy, ricevo una notifica. Domani ci si ritrova alle 8 di mattina nella hall, per il welcome tour, e poi inizia il riscaldamento. È la prima volta che frequento un corso adulti di una settimana in una tennis academy. Ho scelto quello di mezzo giornata per avere del tempo libero nel pomeriggio e per non stressare troppo il mio fisico (cosa che comunque farò). Sono una tennista amatoriale, con molta passione, non so cosa aspettarmi. Ne varrà la pena? Lo scopriremo domani.
La sveglia è alle 6. Devo avere tempo per fare colazione. Nella hall ci sono soltanto io, e mentre seleziono con diligenza e misura proteine, carboidrati e zuccheri, penso tra me e me che è proprio una fortuna che la colazione sia servita così presto. Alle 7.30 sono pronta. Vestita come una tennista professionista, cammino fiera nella hall – adesso molto più affollata – con un borsone a tratti più grande di me, neanche dovessi andare io a fare la finale SLAM. Fuori è ancora buio, e c’è un freddo pungente. Il vetro della mia Peugeot è ghiacciato. Ah, la costa azzurra!
Inizia il gioco: primi passi alla Mouratoglu
Arrivo con largo anticipo alla M Academy. Sono emozionata. Improvvisamente il cielo è chiaro, si intravede l’alba. Il circolo è bello già da fuori, calmo, lineare, curato. Parcheggio la macchina e mi avvio verso l’ingresso.
Impossibile non vedere un cartellone gigante che ritrae Coco Gauff, scoperta da Patrick Mouratoglu all’età di 10 anni e fresca vincitrice qualche mese prima degli US open, che recita: ALL IT TAKES IS A DREAM.
Bello, penso. Penso anche che il marketing sia un ingrediente importante di questa academy e, scoprirò poi, anche di molte altre. Poco male, in fin dei conti sono qui grazie al marketing.
Finalmente varco la soglia. Le sensazioni avute da fuori si confermano anche all’interno. Struttura moderna ed elegante, sobria, pulita.
[Ingresso della Mouratoglu Academy]
Il personale che accoglie me e gli altri del “gruppo adulti” (leggasi: amatoriali tendenzialmente scarsi a tennis) è cordiale, francesemente cordiale, e sorridente. Ci consegnano, dopo averci chiesto la taglia, il welcome KIT: maglietta, cappellino, asciugamano, tutto, ovviamente, brandizzato “M”. Abbiamo anche un buono di qualche euro da spendere in caffetteria. Veniamo condotti, diligenti e in silenzio, al campetto in erba in cui, ogni mattina alle 8, avremmo fatto un’ora e trenta di preparazione atletica.
Mentre sistemiamo le nostre cose su alcune tribunette, il nostro coach si presenta. Parla un buon inglese con un marcato accento francese, è alto e giovane e con un fisico scolpito. Non abbiamo neanche il tempo per socializzare un minimo, fa freddissimo, sono le 8 di mattina di fine gennaio e stiamo correndo su un campetto in erba. E abbiamo anche pagato per questo, penso.
In realtà, superato lo shock iniziale, la sensazione è quasi piacevole. I muscoli si scaldano, l’aria è fredda e pulita, il sole si sta alzando, c’è una bella luce. L’allenamento mattutino comprende un piccolo riscaldamento di 10 minuti circa (corsetta, affondi, saltelli etc.), una buona parte di circa 30/40 minuti dedicata alla mobilità, con esercizi per lo più a terra, 10 minuti di pausa e un’ultima parte variabile, in cui ogni giorno viene eseguita una serie diversa (potenza, cardio etc.). In linea di massima, non essendo l’allenamento diviso per gruppi così come, ovviamente, lo è il tennis, non si tratta di nulla di particolarmente impegnativo, né nella parte di forza né in quella di cardio. Chiaro che bisogna essere un minimo allenati.
Comunque, alle 8 di mattina la temperatura è veramente bassa, intorno allo zero, e si percepisce molta umidità. Le sessioni di mobilità all’aperto non sono sopportabili per molti, e decido di farmi portavoce del gruppo e aizzare la sommossa. Dopo 2 giorni di polemiche e lamentele al terzo giorno il management della M Academy capitola, e riesco a farci trasferire nella palestra al coperto.
[Campo in erba per sessione di preparazione fisica e palestra al coperto]
Durante il break possiamo finalmente socializzare, mangiare qualcosa se necessario. Il mio gruppo sarà stato di una trentina di persone, età media 50 anni. Per lo più uomini, la maggioranza europea (Svizzera, Francia, Portogallo) ma c’erano anche un signore cinese e 2 americani delle Hawaii. In generale si tratta di professionisti appartenenti ad una medio/alta borghesia. Una caratteristica comune – che scoprirò dopo e che vivrò sulla mia stessa pelle – è che tendenzialmente si tratta di gente che ha già frequentato la Academy o che comunque è già stata in altre strutture simili. Come dire, once tennis academy, always tennis academy. La preparazione fisica finisce intorno alle 11 e, giusto il tempo di andare in bagno, bere o cambiarsi i vestiti, l’app invia un’altra notifica ricordandoti che sta per iniziare la tua sessione di tennis e che devi recarti al campo.
La Mouratoglou Academy si estende su un complesso di 12 ettari e dispone di 34 campi da tennis (17 in terra battuta e 17 in cemento), di cui 8 coperti. Il primo giorno, quindi, per trovare il tuo campo potrebbe volerci più del previsto.
[Mouratoglu Academy, campi e ingresso]
Un metodo professionale anche per gli amatori
Siamo divisi in gruppi di massimo 4 persone per campo. Io mi trovo con altre due signore, il cui livello era evidentemente più basso del mio, il che è tutto dire. Dopo due minuti di palleggio una voce di un uomo della M Academy, proveniente da fuori il campo, urla qualcosa indicandomi, e segnalandomi con la mano di cambiare campo. Non so ancora come abbiano fatto ad accorgersi del livello, da lontano, dopo soli 2 minuti di scambi. Ad ogni modo mi ritrovo con un altro gruppo di 3 uomini. La nostra maestra si chiama Sylvia, è polacca, sta alla M Academy da 15 anni, ha giocato a buoni livelli da piccola ma sin da molto giovane si è dedicata all’insegnamento. È una tipa tosta, simpatica, ma che non perde tempo. Le sessioni di tennis, se hai scelto la formula mezza giornata come me, sono di un’ora e trenta la mattina dopo la preparazione fisica. Chi fa intera giornata ha un’altra ora e trenta il pomeriggio. I maestri parlano inglese e francese, ma utilizzano l’inglese se nel gruppo non capiscono tutti il francese.
I ritmi sono alti; i due giocatori che non colpiscono fanno shadow tennis o raccolgono le palline, in sostanza non ci si ferma mai, e se ti fermi vieni subito invitato a riprendere l’allenamento. Nel frattempo l’aria si è decisamente scaldata e il sole brilla alto nel cielo. L’Academy, anche per quelli come noi, ha un metodo ben preciso, comunque studiato sul modello dei professionisti.
[Palline brandizzate da allenamento, sessione di allenamento gruppo adulti e campi di allenamento gruppo adulti]
Ogni giorno ci si dedica a dei colpi ben precisi, partendo con dritto e rovescio per poi andare sui non fondamentali. Tutti i maestri sono ben coordinati e seguono lo stesso modello. Ci si allena sui campi in terra, che sono tenuti magnificamente e sono anche coperti pur rimanendo aperti ai lati. Questo garantisce di poter giocare sempre, anche in caso di pioggia. La lezione di tennis finisce alle 11.45 e di lì a poco arriva puntuale la notifica dell’app, che ti dice che il tuo stretching delle 11.50 sta per iniziare. Non sono mai riuscita ad arrivare puntuale ai dieci minuti finali di stretching.
I giorni sono tutti uguali nello svolgimento, dal lunedì al venerdì, con l’unica differenza che più si andava avanti nella settimana meno gente si presentava alle 8 di mattina per la sessione di ginnastica. L’ultimo giorno, su 30, eravamo in 5! Anche le defezioni generali per infortuni non sono infrequenti, motivo per cui ho scelto e consiglio di fare metà giornata, a meno che non si sia già abituati a fare 5/6 ore di sport al giorno per 5 giorni consecutivi.
Finito il programma mi intrattengo nella struttura; non avendo potuto soggiornare all’interno non ho accesso alla palestra. Posso però usufruire dei servizi a pagamento come massaggi e ristorazione. All’interno dell’Academy, o meglio adiacente, c’è anche un ristorante stellato che non ho però provato. Quanto al cibo della caffetteria, standard nell’offerta, nelle porzioni e nel prezzo.
Dicevo, finita la lezione mi cambio i vestiti sudati e faccio un giro per la struttura. Il posto è davvero bello. C’è anche un piccolo campo centrale, in cemento, con le tribune. Vedo Patrick Mouratoglu seguire una giovanissima atleta nel campo principale. Anche guardare l’allenamento diventa un evento. Si respira un’aria di professionismo e si ha davvero l’impressione di stare a contatto con il tennis di un altro livello.
[Campi in cemento, campo centrale, Patrick Mouratoglu con giovane allieva]
Ci sono poi i ragazzi che vivono nell’academy e che frequentano il programma tennis-studio lì. Un programma completo da decine di migliaia di euro l’anno che non tutti possono permettersi. Gli studenti possono seguire corsi di inglese intensivo, preparazione agli esami SAT e TOEFL, e ottenere un BTS a distanza. Il programma Team Élite è invece progettato per preparare i giocatori all’inserimento nel circuito professionale. Gestito da Kerei Abakar e supervisionato da Patrick Mouratoglou, il programma offre allenamenti intensivi personalizzati, con un massimo di due giocatori per coach, e una preparazione fisica individuale o in piccoli gruppi. Può anche capitare di imbattersi in qualche celebs che si allena sui campi della M Academy. Dal momento che molti tennisti vivono a Montecarlo, che dista soltanto una trentina di minuti di macchina, non è improbabile incontrare tennis star del calibro di Medvedev, Rune, Tsitsipas etc.
In preda all’adrenalina da tennis, decido che finito il programma mattutino alla M Academy ho ancora voglia di colpire qualche pallina. Dopo diversi tentativi andati male trovo il mio circoletto a Biot, in cui mi affidano un maestro per le lezioni alle 13, dopo l’Academy.
[La mia Peugeot e il circolo di Biot]
Devo dire che il mio maestro di tennis era piuttosto sorpreso che la mattina stessi da Mouratoglu e a pranzo da loro, un bel più modesto circolo con soli 4 campi. Ma a me quel circolo piaceva tantissimo, mi ricordava, come paesaggio, il ben più noto circolo di Montecarlo e, comunque, ormai ero nel loop, e quindi poco importava della struttura. Dovevo tirare, tirare e tirare. Il mio maestro era comunque anche molto bravo. Alle 14 però, il tennis era veramente finito. Con il sole splendente e 25 gradi non potevo chiudermi in albergo. E quindi, a bordo della mia Peugeot blu fiammante, ogni giorno vado alla scoperta della costa azzurra, winter edition. A volte da sola, a volte con qualche compagno/a di tennis.
Una Peugeot, una racchetta e la Costa Azzurra
[Vista di Biot e Mougins]
Un’esperienza che consiglio a tutti: Biot, con il Museo Nazionale dedicato all’opera del celebre artista francese Fernand Léger, le sue vetrerie “a bolle” e le spiagge dalle acque cristalline; Grasse, famosa per i profumi; Nizza, Cannes, Montecarlo, che non hanno bisogno di presentazioni; Antibes, con i suoi mercatini e le boutique, il castello-museo e le scogliere sul mare; Mougins, un piccolo paradiso artistico situato in collina, ricco di ristoranti di alta cucina. Luoghi incantevoli che in bassa stagione assumono tutt’altri connotati, da girare rigorosamente a piedi (tanto per aggiungere altri km sulle gambe!). L’Academy si trova infatti nel cuore della costa azzurra e tutte le principali località si trovano a soli 20/30 minuti di macchina.
[Fragonard, storica profumeria di Grasse]
Alla fine del programma il maestro/a ti invia una mail con un report sulle prestazioni, con alcuni consigli su come migliorare i punti deboli. Non c’è video analisi per i programmi standard. I prezzi dei programmi adulti variano in base al periodo e se ovviamente si sceglie un programma part time o full time. I prezzi sono comunque esposti sul sito in modo trasparente. I Servizi extra includono le lezioni private, massaggi, crioterapia, analisi prestazionali etc.
In conclusione, a mio parere, è stata un’esperienza molto positiva, un modo per conciliare vacanza e tennis. Uno degli aspetti che mi ha maggiormente colpito di questi posti è che ci si va spesso da soli, perché è molto semplice integrarsi nella struttura e nel gruppo.
Non importa da che parte del mondo vieni, dal momento che il tennis parla una lingua universale che abbatte barriere linguistiche e culturali.
Consigli pratici e conclusioni: tennis, cultura e legami che restano
Una vacanza in una tennis academy diventa quindi un crocevia culturale dove adulti di ogni età e provenienza si incontrano, si sfidano e spesso stringono legami che vanno ben oltre il campo da gioco. E si rivedono, nello stesso posso o magari in un’altra academy, o nel paese di provenienza, così come è capitato a me. Ovviamente, se si va in alta stagione quando è possibile soggiornare all’interno dell’Academy, la possibilità di stringere relazioni è maggiore, perché si passa più tempo insieme a colazione, a cena e in altre occasioni all’interno della struttura.
Per quanto riguarda il livello di tennis e di preparazione fisica richiesta, non c’è una vera barriera, essendo il programma adulti aperto a tutti, dai principianti agli avanzati. Personalmente, credo che abbia più senso frequentare queste accademy se si ha un livello di tennis e di preparazione fisica almeno media, in modo da poter massimizzare il risultato con i maestri, divertirsi anche scambiando con altri tennisti fuori dagli orari del corso e non sollecitare con un allenamento troppo intenso il proprio fisico. Rispetto ad altre academy che ho frequentato, la M Academy mi è piaciuta perché, nonostante sia aperta anche ai non professionisti, mantiene comunque uno standard elevato, e i maestri ti trattano in modo professionale e applicano il medesimo metodo che usano con gli agonisti. Questa filosofia si rispecchia anche nella struttura che, a differenza di altre academy, è rimasta focalizzata soltanto sul tennis, senza aggiungere ulteriori spazi per sport diversi dal tennis.