Gli exploit di Flavio Cobolli a Bucarest e di Luciano Darderi a Marrakesh sono un’ottima notizia anche in ottica classifica mondiale. Il tennis maschile azzurro si conferma dominante, con dieci tennisti tra i primi cento del mondo e ben sette tra i primi cinquanta. Anche al netto del fenomeno Sinner, staremmo probabilmente parlando del miglior periodo di sempre, in termini di ranking, del tennis italiano. Se a questo aggiungiamo che abbiamo il numero uno del mondo per distacco, ecco che il quadro diventa uno scenario praticamente da sogno.
E allora, vediamo la situazione un po’ più nel dettaglio. Sinner, come detto, è saldo in testa e, verosimilmente, lo sarà fino al momento del suo rientro. Il primo azzurro dietro di lui rimane Lorenzo Musetti, ormai stabile intorno alla quindicesima posizione (questa settimana si conferma alla numero 16). Perde invece sette posizioni (34) Matteo Berrettini, che lo scorso anno di questi tempi trionfava a Marrakesh. Niente di preoccupante, anzi. Dopo la vittoria in Marocco, infatti, nel 2024 Matteo saltò tutta la stagione sulla terra, quindi quest’anno ha solo punti da guadagnare.
Sale di nove posizioni Flavio Cobolli, alla 36, mentre Matteo Arnaldi e Lorenzo Sonego ne perdono rispettivamente una e tre, piazzandosi alla posizione numero 40 e 41. Rientra in top-50 Luciano Darderi, che fa un salto di nove posizioni per attestarsi alla 48. Completano il quadro degli azzurri in top-100 Mattia Bellucci alla 66 (+5, best ranking per lui), Luca Nardi alla 93 (-7) e Francesco Passaro alla 98 (-1). Poco fuori dai cento, alla 113, c’è Fabio Fognini, che proverà a sfruttare la wild card concessagli dagli organizzatori di Montecarlo per provare a risalire la china.