Agassi e Alcaraz

18 Maggio 2025

Stefano Cagelli

Sinner o Alcaraz? La previsione (tecnica) di Andre Agassi

Tutti gli occhi sono puntati su Roma, dove andrà in scena una finale da sogno agli Internazionali BNL d’Italia: Jannik Sinner contro Carlos Alcaraz. Entrambi sono alla ricerca del loro primo titolo nella Capitale, un traguardo prestigioso che in passato ha visto trionfare leggende del calibro di Andre Agassi.

Proprio l’ex numero 1 del mondo, vincitore del torneo romano nel 2002, ha offerto la sua prospettiva su questa attesissima sfida durante un’intervista a Tennis Channel. Agassi ha analizzato in profondità i punti di forza dei due giovani fenomeni, evidenziando i dettagli che potrebbero fare la differenza sulla terra rossa del Foro Italico.

Agassi: “La vera domanda è chi ha il potenziale più alto”

“La domanda più affascinante, quella che i tifosi dovrebbero porsi, è: chi dei due ha un potenziale superiore nel suo picco massimo?” ha detto Agassi. “È diverso dal chiedersi chi avrà una carriera più lunga o più vincente. Secondo me, il punto chiave è che Alcaraz ha un vantaggio su qualsiasi superficie scivolosa, come terra o erba”.

L’analisi dell’americano si concentra soprattutto sulla straordinaria capacità di movimento dello spagnolo: “Quello che mi colpisce di più di Alcaraz – e credo abbia ancora margini di miglioramento – è che su superfici scivolose, come erba o terra, la sua velocità si riduce meno rispetto agli altri. Giocatori rapidissimi, come Alex De Minaur, faticano di più ad adattarsi, perdono equilibrio e sicurezza nei movimenti. Alcaraz invece sembra una navicella spaziale che gioca contro normali aerei.”

I numeri confermano: Alcaraz brilla sulla terra, Sinner domina sul cemento

Alcaraz ha già conquistato 9 dei suoi 18 titoli ATP sulla terra, tra cui il Roland Garros e i Masters 1000 di Madrid e Monte-Carlo. Inoltre, ha dimostrato grande efficacia anche sull’erba, vincendo due volte a Wimbledon, nel 2023 e 2024.

Sinner, invece, ha dominato sul cemento: dal 2024, il suo rendimento su questa superficie è stato quasi impeccabile. Dei suoi 19 titoli complessivi, però, solo due sono arrivati su superfici diverse dal duro. Secondo Agassi, questa differenza di versatilità potrebbe essere decisiva non solo nella finale di domenica, ma anche nel confronto tra i due nel lungo periodo.

“L’equilibrio di Alcaraz, la sua capacità di avanzare, di coprire le palle corte, di rispondere atleticamente a ogni situazione… è impressionante”, ha aggiunto Agassi. “Tutto questo dipende dalla forza delle sue gambe e dalla fluidità dei suoi movimenti. Su terra o erba, gli darei un leggero vantaggio, a patto che sia in perfette condizioni fisiche”.

Il cemento, terreno di caccia per Sinner

Tuttavia, Agassi non sottovaluta l’efficacia di Sinner sul cemento: “Sinner riesce a imporsi con grande autorità su quella superficie. Alcaraz genera molto effetto con i suoi colpi, ma se riesci a prenderlo in anticipo e usare quell’energia contro di lui, puoi davvero colpire forte e in modo preciso. Sinner fa proprio questo: dirige il gioco, impone ritmo e intensità. Ma se ci spostiamo al Roland Garros o a Wimbledon, quel 3% in meno di efficienza nei movimenti può fare la differenza”.