Fabio Fognini

1 Luglio 2025

Giuseppe Canetti

Fognini, a Wimbledon l’ultimo ballo? Alcaraz lo esalta

Quattro ore e mezza di puro spettacolo. Di classe mista a potenza, di tecnica e variazioni che appartengono a un repertorio sempre più raro nel tennis moderno. Così Fabio Fognini ha salutato il torneo di Wimbledon e forse chiuso la sua carriera, prendendosi la standing ovation del Centre Court contro un Carlos Alcaraz quasi incredulo. Una battaglia di cinque set, conclusasi col punteggio di 7-5, 6-7, 7-5, 2-6, 6-1 in favore del giovane murciano. Una pagina sportiva dall’altissimo valore emozionale, tanto alto che lo stesso 38enne sanremese non esclude (anzi) che possa rappresentare il miglior modo per dire addio al tennis giocato.

Fognini medita sul ritiro: «Tante emozioni mi passano per la testa…»

«Mi prendo un paio di giorni per pensare, per capire quello che ho fatto. Da solo, senza ascoltare nessuno. E poi deciderò», ha esordito Fognini in conferenza stampa. «È difficile dire qualcosa. Ma sì, penso che probabilmente sia il miglior modo per salutare Wimbledon, e forse anche il tennis. È quello che penso ora. Sono felice, di sicuro. Ho tante emozioni che mi passano per la testa. Sì, l’atmosfera là fuori è stata incredibile. Me la sono goduta molto», ha aggiunto.

Fognini
Foto “X” Fognini

Sulla sfortuna di aver beccato Alcaraz già al primo turno: «No, credo fosse troppo presto, perché penso che nessuno dei due sapesse che avremmo giocato uno contro l’altro. Come ho detto prima, finire qui… non potevo chiedere un modo migliore».

Fogna ha poi analizzato la partita e reso merito all’avversario: «Ovviamente, c’è un po’ di amarezza, perché ho avuto le mie occasioni, se parliamo di tennis. Lui ha vinto il terzo, ma ero avanti 2-1 col break e poi ho vinto bene il quarto. Poi il quinto set è stato un po’ str***o Non meritavo di essere sotto 4-0, meritavo almeno un 2-2. Ma va bene così. Ero contro Carlitos, un campione che ha vinto due volte qui, uno che ritengo probabilmente il miglior giocatore del mondo in questo momento assieme a Jannik. Quindi tutto il rispetto per lui».

Riguardo quello che è stato il suo percorso in questo sport, l’azzurro non ha rimpianti: «Beh, se guardo indietro e vedo cosa sono riuscito a fare nella mia carriera, posso dire una sola parola: sono felice. A volte forse il campo non era perfetto, ma fa parte del gioco. Ho giocato questo sport con tanta passione, come si vede, come tutti sanno. Sì, sono stato fortunato e sfortunato a giocare per oltre 15 anni contro i Big Three, Andy e altri 20 grandi giocatori, grandi campioni. Ora sì, ho avuto la possibilità di giocare due volte contro Carlos e una volta contro Jannik. Come ho detto prima, è tutto un po’ strano. Al momento è difficile dire qualcosa, perché ho tante emozioni e immagini nella testa. Forse nei prossimi giorni potrò dire qualcosa di più».

E quindi si è congedato dicendo: «Adesso andiamo a farci una bella cena di sushi, poi tra qualche giorno, magari davanti a una birra o a un bel bicchiere di vino, prenderò una decisione». Una decisione che, al momento, sembrerebbe già scritta.

Alcaraz: «Ho grande rispetto per ciò che ha fatto Fognini»

Alcaraz e Fognini
Foto “X” Fognini

Queste invece le parole di Alcaraz a margine della partita: «Sapevo che sarebbe stato difficile contro Fabio: non importa che questo sia il suo ultimo anno, il suo ultimo torneo, Fabio ha un talento immenso e ha mostrato di poter giocare comunque il suo miglior tennis. Ci siamo parlati in spogliatoio, gli ho detto quanto rispetto ho per lui, per quello che ha fatto nella sua carriera e in questa partita. Mi è sempre piaciuto vederlo giocare e sono felice di aver condiviso il campo con lui ancora una volta. Ho grande rispetto per lui».