Berrettini

1 Luglio 2025

Giuseppe Canetti

Berrettini ha perso anche la testa: “Stanco di rincorrere…”

Wimbledon si è rivelata l’ennesima parentesi dolorosa per Matteo Berrettini. Il 29enne tennista romano si è visto eliminare all’esordio dal numero 109 al mondo Kamil Majchrzak. Era in vantaggio di un set, poi si è fatto ribaltare dal polacco che l’ha spuntata al quinto col punteggio di 4-6, 6-2, 6-4, 5-7, 6-3. Una battuta d’arresto inaspettata, che va ad aggiungersi alle tante frustrazioni dei tempi recenti.

L’azzurro non giocava dagli Internazionali d’Italia, dove fu costretto a ritirarsi per il “solito” infortunio agli addominali obliqui. Aveva rimandato il rientro in campo proprio per presentarsi a Londra nella migliore condizione possibile. Ciò non è bastato per far scattare la scintilla, e la brutta notizia è che ad oggi non è dato sapersi quando tornerà a giocare un torneo: esiste infatti la possibilità che possa prendersi un periodo di pausa o addirittura apprendere la racchetta al chiodo. Quest’ultima un’ipotesi sicuramente remota, ma non esclusa in maniera esplicita dallo stesso classe ’96.

Berrettini: «Ho bisogno di riflettere, stare in campo così non è quello che voglio»

«Non trovavo l’energia, fisicamente non stavo male», ha esordito Berrettini in conferenza stampa analizzando la sua prestazione. Parole che hanno preceduto un lungo sfogo: «Dopo Roma ho passato settimane difficili, ho avuto tanti momenti di down in cui dovevo decidere se provarci o non provarci. Fondamentalmente sono stanco, stanco di rincorrere sempre qualcosa».

Berrettini
Foto “X” Wimbledon

Matteo ci ha tenuto a sottolineare di non essere alle prese con ulteriori fastidi o infortuni. Il problema è la testa – il suo punto di forza fino a qualche tempo fa – che non gira come dovrebbe. «Forse mi sono rotto anche quella…», ha scherzato amaro l’azzurro. «Paradossalmente, fisicamente sono rimasto sorpreso, stavo pure meglio del previsto. Quello che è mancato è stato il mio solito atteggiamento e l’energia che mi ha sempre caratterizzato. Ero piatto, nemmeno il tifo mi caricava», ha spiegato.

Infine ha concluso dicendo: «Devo vedere esattamente cosa è successo nella partita prima di dire qualcosa di sbagliato o quello che sto pensando in questo momento. Il tennis è stato molto duro con me in questi ultimi mesi. Mi dispiace tanto per le persone che mi hanno aiutato ad arrivare a questo torneo; hanno fatto tutto il possibile. Ma ci sta anche che dopo quello che ho passato in questi anni mi senta stanco. Ho bisogno di prendermi tempo per riflettere e capire cosa fare del futuro. Perché stare in campo così non è quello che voglio».