Doveva essere una settimana interlocutoria, quella appena trascorsa, per il tennis mondiale. Una sorta di antipasto un po’ “sciapo” della stagione sulla terra, che entra nel suo vivo in queste ore con il Masters 1000 di Montecarlo. Solo due top-30 impegnati in ben cinque tornei Atp e Wta sparsi in vari angoli del globo, mentre ben sette top-20 hanno optato per un remunerativo ma assolutamente inutile torneo di esibizione a casa di Mouratoglou. Insomma, una settimana di decantazione, se così si può dire.
E invece, almeno per il tennis azzurro, si è rivelata una settimana molto propizia, per certi versi addirittura storica. Flavio Cobolli e Luciano Darderi, infatti, hanno rispettivamente l’Atp 250 di Bucarest e il torneo omologo di Marrakesh. Per il tennista romano si tratta del primo squillo in carriera nel circuito maggiore, per l’italo-argentino il secondo dopo la vittoria dello scorso anno a Cordoba. Due titoli che portano il tennis italiano in tripla cifra, trattandosi rispettivamente del numero 100 e numero 101 a livello Atp. Per la quarta volta nella storia, due azzurri vincono due tornei nella stessa settimana. Ad averne di settimane interlocutorie così…
Le vittorie di Cobolli e Darderi hanno anche un grande significato sportivo. Entrambi, infatti, stavano attraversando un periodo decisamente negativo. Flavio, perseguitato da una serie di acciacchi fisici, non stava riuscendo a ritrovare le sensazioni dello scorso anno, in piena crisi di fiducia e di risultati. Più o meno lo stesso discorso si può fare per Luciano, che non vinceva una partita da mesi a livello Atp, anche se la scorsa settimana erano arrivati segnali incoraggianti dal Challenger di Napoli, dove era riuscito ad arrivare fino alla finale.
Questa settimana ci riconsegna quindi due giovani (entrambi classe 2002) rinfrancati, capaci di sovvertire i pronostici delle finali, con Cobolli che è stato bravissimo a sconfiggere Sebastian Baez (specialista del rosso, il giocatore che ha vinto più match sulla terra dal 2022 a oggi) e Darderi altrettanto abile a venire a capo di due tie-break complicati contro Tallon Griekspoor, che terraiolo non è, ma che, con il servizio che ha, è un cliente durissimo per tutti, soprattutto quando il set si decide, appunto, al tie-break. Insomma, molto molto bene!