Sinner pronto al debutto a Halle, con obiettivo Wimbledon

4 Luglio 2025

Stefano Cagelli

Caso doping, Sinner rompe il silenzio: nessun trattamento di favore. Le sue parole

A Wimbledon 2025, Jannik Sinner ha deciso di rompere il silenzio e parlare apertamente, per la prima volta, del difficile periodo legato ai casi di doping che lo hanno visto coinvolto lo scorso anno e che lo hanno costretto lontano dai campi per tre mesi.

Il numero uno del mondo, solitamente molto cauto su temi delicati, aveva fino a oggi lasciato che fossero i suoi avvocati e le autorità competenti a comunicare le informazioni ufficiali. Tuttavia, dopo la vittoria su Aleksandar Vukic al secondo turno dei Championships, Sinner ha scelto di affrontare pubblicamente l’argomento, chiarendo la sua posizione e rispondendo con fermezza a chi ha sollevato dubbi sulla gestione del suo caso.

“Ho potuto difendermi perché ho i mezzi, ma il processo è stato uguale per tutti”

Tutto è nato da una domanda di un giornalista polacco, che sta realizzando un’inchiesta sul caso di Kamil Majchrzak, un tennista che ha vissuto una situazione simile a quella di Sinner ma che ha ricevuto una sanzione ben più pesante. Il giornalista ha chiesto a Sinner se ritiene giusto che vengano creati protocolli o fondi di sostegno per i tennisti con meno risorse economiche, affinché anche loro possano difendersi adeguatamente in situazioni di questo tipo.

Sinner ha accolto la domanda come un’opportunità per ribadire la propria innocenza e per chiarire le dinamiche del suo caso. “Ho potuto permettermi un avvocato di grande prestigio perché ho guadagnato quei soldi con il mio lavoro e i miei risultati. Ho seguito lo stesso identico percorso previsto per ogni altro tennista nella mia condizione, non ho ricevuto alcun trattamento di favore”, ha dichiarato l’azzurro. “Probabilmente la mia difesa è stata più efficace perché ho potuto contare sui migliori professionisti al mio fianco. La ITIA impiega lo stesso tempo a rispondere a tutti. So che in passato ci sono state decisioni controverse, ma il mio caso è stato esaminato a fondo più volte e la mia innocenza è sempre stata confermata”, ha aggiunto.

Apertura a un fondo di sostegno, ma con realismo

Nonostante il tono deciso, Sinner si è detto favorevole all’idea di creare un fondo per sostenere economicamente i tennisti meno affermati, pur sottolineando la difficoltà della situazione. “Se la creazione di un fondo o di un sistema di supporto può aiutare i giocatori con meno risorse, sarei felice di contribuire. Però il punto non è questo. Ripeto, se mi fosse successo quando avevo 18 anni, probabilmente non avrei avuto la possibilità di difendermi come ho fatto oggi, grazie al team e agli strumenti che ora ho a disposizione”, ha spiegato con sincerità.

Con queste dichiarazioni, Sinner chiude idealmente un capitolo complicato della sua carriera e si concentra sull’obiettivo più importante: proseguire il suo cammino a Wimbledon 2025, dove punta a confermarsi tra i grandi del tennis mondiale.