Novak Djokovic in azione a Wimbledon

6 Luglio 2025

Valeria Lorenzi

Djokovic prepara la sfida con De Minaur e guarda a Sinner: “Più simili di quanto sembri”

Nonostante non fosse tra i principali favoriti secondo gli addetti ai lavori, Novak Djokovic continua a confermarsi protagonista assoluto sui prati di Wimbledon. Il campione serbo si è guadagnato l’accesso alla seconda settimana dello Slam britannico superando senza difficoltà il connazionale Miomir Kecmanovic in tre set secchi, approdando così agli ottavi di finale.

Djokovic, alla ricerca del suo ottavo titolo sull’erba londinese, affronterà nel prossimo turno l’australiano Alex De Minaur, avversario insidioso e in grande crescita. Durante la conferenza stampa post-match, Nole ha parlato con la consueta lucidità, soffermandosi non solo sul prossimo ostacolo, ma anche su un argomento che sta molto a cuore agli appassionati italiani: Jannik Sinner.

Djokovic e Sinner: più simili di quanto sembri

“Credo sia evidente: in termini di stile di gioco io e Jannik abbiamo molte somiglianze”, ha spiegato Djokovic ai giornalisti. “Entrambi cerchiamo di colpire la palla presto, di essere aggressivi e di dominare lo scambio da fondo campo. Ricordo quando lo conobbi, era giovanissimo, forse 13 o 14 anni. Era già alto e longilineo, un po’ come lo ero io alla sua età. Colpiva benissimo la palla, si vedeva che aveva una grande coordinazione e velocità nei colpi”.

Non solo: Djokovic ha sottolineato anche dettagli più tecnici che li accomunano. “Usa la stessa racchetta Head Speed che utilizzo anch’io, ci sono davvero parecchie somiglianze”, ha aggiunto con un sorriso. Ma Nole non si è fermato qui, lodando apertamente i progressi del tennista altoatesino: “Jannik è unico a modo suo. Il lavoro che ha fatto con il suo team negli ultimi due anni è impressionante: ha migliorato tantissimo il servizio, i movimenti, la precisione. Tutti parlano della velocità dei suoi colpi, ma ciò che mi colpisce di più è la sua sincronizzazione. Ora è estremamente preciso e mette sotto pressione gli avversari giocando in modo velocissimo. Mi fa piacere sapere di aver avuto un’influenza positiva su di lui, dato che da giovane mi ammirava”.

Alex De Minaur: un avversario da non sottovalutare

Archiviata la pratica Kecmanovic, Djokovic si prepara al prossimo esame: Alex De Minaur, numero uno australiano, reduce da un ottimo percorso nel torneo. “Alex ha fatto enormi progressi negli ultimi due anni”, ha riconosciuto Djokovic. “Sta giocando il miglior tennis della sua carriera e si sta avvicinando stabilmente alle fasi finali dei tornei dello Slam. Purtroppo l’anno scorso ha dovuto ritirarsi per infortunio, ma quest’anno è tornato e sta facendo vedere grandi cose. Non ha ancora perso un set, è in forma”.

Djokovic è consapevole della difficoltà del compito che lo attende: “Non è mai piacevole affrontare Alex sull’erba, è rapidissimo e completo. Il suo servizio è migliorato molto e sa giocare bene i punti importanti. Mi aspetto una sfida durissima, ma sono pronto. Sarà un ottimo test per capire a che punto è il mio gioco contro un avversario di altissimo livello”.

Wimbledon entra nel vivo e, ancora una volta, Novak Djokovic si conferma uomo da battere. Ma sulla sua strada c’è un De Minaur in fiducia e, sullo sfondo, il nome di Sinner aleggia sempre più minaccioso per il futuro.